La libertà rende liberi?
Con in pensiero n. 10 prende avvio un nuovo ciclo di numeri dedicato alle nuove forme di vita psichica e sociale emergenti, alla nuova antropologia che sta sorgendo a cavallo del nuovo millennio. Qui ci si concentra sugli ultimi decenni dominati dalla visione del mondo neoliberale che ha fatto della libertà di scelta individuale il nuovo idolo o la nuova religione dei nostri tempi. E proprio di questa idea di libertà, concetto feticcio dai confini allargatisi a dismisura e ormai principio regolatore di sollecitazioni anche molto diverse, si cercano e si mettono in risalto i dolorosi e talvolta crudeli paradossi, chiedendosi innanzitutto: perché è percezione comune sentirsi assolutamente liberi ma non potersi muovere di un passo? Cioè, cosa ci accade quando a un sentimento diffuso e indiscutibile di estrema libertà̀ per l’individuo, affrancato dal giogo di un dover-essere un tempo imposto da istanze a lui esterne, si associa una profonda e sincera sensazione di impotenza e di inutilità̀ di fronte al modo in cui si organizza la vita, della quale non si riesce modificare il corso, e sulla quale si sente di non aver alcuna reale possibilità̀ di scelta? Ma non solo, come ci si può sentire liberi, e cosa vuol dire, se la nostra libertà al di là dei dei proclami, non è per tutti, e mentre regala a molti il movimento e il benessere, a molti di più relega in una condizione di subalternità, se non di schiavitù, per quella libertà e quel benessere indispensabile? Come ci si può sentire liberi senza sapere che non siamo uguali e fratelli? Come ci si può sentire liberi senza essere padroni delle proprie scelte e dei propri sentimenti? Insomma, a conti ancora da fare, la libertà rende liberi? Crea forme di vita felici? O ci è sfuggita di mano, ed è solo un rifesso sbiadito di una possibilità? O è semplicemente il pretesto di una forma di dominio?
Il dvd si apre con un audiodramma per statue parlanti di Gianmaria Nerli, Enrico Pulsoni, Stefano Sasso, prosegue con una videoinstallazione dove un gelato di fa allegoria di Giulia Coralli e Matteo Lorenzini e infine con l’assolo di Filippo Corbetta, un documentario sulla poesia ad alta voce e sui poeti performer. Il Volume contiene un saggio-conversazione sul tramonto del neoliberalismo di MAssimo De Carolis, uno sulla sovranità alimentare di Francesco Pierri, uno sull'epoca del controllo totale di Antonello Tolve; uno zibalbone-catalogo con immagini pensieri e paradossi sulla libertà, i primi capitoli di un romanzo di Luigi Nacci dove picarescamente si combattono i fighetti, i dipinti di Paolo Cervi Kervischer, gli acquarelli di Neda Shafiee Moghaddam, i Poetry comics di Paul K. Tunis. |
indice del libro
Paolo Cervi Kervischer Corpi vaganti vacanti [pittura]
indice del dvd
Gianmaria Nerli / Enrico Pulsoni/ Stefano Sasso Sogni di spettri [audiodramma] |
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